Tornare a sentire quel profumo, quel sapore, che ci riporta indietro nel tempo e che ci fa sentire a casa ovunque noi siamo.

giovedì 19 settembre 2013

Dop e Igp questi "sconosciuti"....in collaborazione con Isit per " la migliore ricetta a base di salumi DOP/IGP".

DOP, IGP, STG....ma quanto ne sappiamo?
Ho l'occasione di scrivere questo post grazie alla mia collaborazione con l'istituto ISIT: Istituto Salumi Italiani Tutelati; il mio blog, insieme a quello di tanti altri amici, fa parte di una simpatica, e credetemi gustosa, iniziativa :"la migliore ricetta a base di salumi DOP/IGP".
L'Isit nasce nel 1999 con lo scopo di tutelare, promuovere e valorizzare la salumeria italiana che tutto il modo ci invidia, al momento è composto da 15 consorzi che rappresentano 20 dei 37 prodotti con riconoscimento DOP e IGP.

Quante volte davanti al bancone dei salumi siamo indecisi su cosa acquistare?

C'è il prodotto locale, magari marchiato Dop o Igp, forse un pò più caro ed esteticamente non molto bellino, e poi quello della grande distribuizione, sempre uguale, che non cambia mai, che non riserva sorprese... a parte il fatto che non mi permetto assolutamente di giudicare le vostre scelte, ma conoscete la differenza?
Dietro un prodotto locale c'è molto...richiama la  terra di produzione, le sue tradizioni, la sua gente, esprime l'essere di chi l'ha creato, manipolato; la sua bontà, la sua unicità dipendono dalle caratteristiche naturali quali clima, territorio;  dalle risorge genetiche e dall'intervento dell'uomo.
Infatti la tradizione alimentare italiana è conosciuta in tutto il mondo, spesso i nostri prodotti vengono imitati o addirittura contraffatti, "Parmesan" vi dice nulla?
Proprio grazie alle categorie DOP, IGP e STG i nostri prodotti vengono tutelati e difesi sui mercati internazionali dove la globalizzazione regna sovrana.
Grazie ad una normativa comunitaria (regolamento C.e. n. 510/2006) si possono attribuire agli alimenti queste caratterizzazioni:
  • DENOMINAZIONE ORIGINE PROTETTA (DOP)
  • INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA(IGP)
  • SPECIALITA' TRADIZIONALEGARANTITA(STG)
oltre a questi troviamo marchi regionali ( ad esempio noi nelle Marche abbiamo QM ) ed altri molto conosciuti come ad esempio il  PRESIDIO SLOWFOOD, sono tutte sigle che ci aiutano ad orientarci.
Ma in parole povere cosa stanno ad indicare?

Iniziamo con la DOP:


"Si tratta di un alimento prodotto e trasformato in un'area geografica delimitata, la cui qualità o le cui caratteristiche siano dovute essenzialmente all'ambiente geografico comprensivo dei fattori naturali ed umani"


Ciò significa che il marchio Dop protegge l'intera filiera : produzione, trasformazione ed elaborazione del prodotto.





IGP:

anche per l'igp viene riconosciuto che un'area geografica delimitata determina la qualità e le caratteristiche del prodotto.
La differenza fondamentale con un prodotto Dop è che è sufficiente che almeno una delle fasi (produzione, trasformazione, elaborazione) avvengano nell'area stessa ( nel caso della Dop invece tutte le fasi devono avvenire nella stessa zona geografica).


STG:

con questa sigla si identificano i prodotti agroalimentari non legati specificatamente ad un territorio delimitato, che si caratterizzano per il metodo di produzione tipico tradizionale.

I produttori che vogliono usufruire di questi marchi devono rispettare le regole scritte nel Disciplinare di produzione che è approvato dal Ministero delle Politiche Agricole e dalla Commissione Europea.
Lo scopo è quello di fornire:
  • al produttore una guida per la realizzazione del prodotto
  • al consumatore un prodotto di eccellenza
Per rendere la cosa ancora più pratica e reale vi illustrerò brevemente le regole che i produttori devono rispettare per ottenere la certificazione, in particolar modo vi parlerò dei due prodotti che mi sono stati inviati e che utilizzerò per preparare alcune ricette:
PANCETTA DI CALABRIA
SALAME PIACENTINO

Per quanto riguarda il disciplinare di produzione della Pancetta Calabra vedrete che nulla è lasciato al caso:
  • la carne utilizzata per la produzione deve provenire da suini allevati nella regione Calabria, la loro alimentazione è controllata, il loro peso alla macellazione stabilito,
  • viene indicata la parte anatomica da cui sarà ricavata (sottocostato inferiore)
  • la salatura deve durare da 4 ad 8 giorni,poi viene lavata e  nella preparazione del salume sono ammessi solo ingredienti naturali quali sale, pepe nero e pepe rosso,
  • la stagionatura dura 30 giorni,
  • il prodotto finito deve avere una forma rettangolare con uno spessore tra i 3-4 cm,
  • colore esterno rosso dato dal peperoncino.
 Lo stesso trattamento per il Salame piacentino:
  • come per la pancetta sono controllate la provenienza delle carni, l'alimentazione, il peso , l'età di macellazione,
  • anche l'altitudine delle zone in cui avviene la lavorazione è decisa,
  • precisa è la percentuale di grasso all'interno del salume,
  • addirittura è previsto il diametro dei fori del tritacarne,
  • rigida la lista degli ingredienti,
  • il budello per insaccatura deve essere di origine suina,
  • ecc.ecc
Vi sarete resi conto di quanti controlli e attenzioni vengono riversati su tali prodotti.

Questo post non ha la pretesa di aprirvi gli occhi, ma spero che in qualche modo le mie semplici parole siano servite a darvi maggiore consapevolezza riguardo a sigle, spesso note, ma che poi in pratica si conoscono poco.
Un doveroso ringraziamento lo devo al mio  docente Riccardo Pellegrini, durante il corso di Operatore turistico dei prodotti agroalimentari che ho frequentato, mi ha fornito dati e notizie che qui ho riportato.
Altro doveroso e caloroso ringraziamento all'Isit che mi ha permesso di partecipare a questa iniziativa.



A presto con le ricetta a base di salumi Dop:

31 commenti:

  1. hai proprio ragione quando vado a fare la spesa spesso vedo questi marchi ma non so mai cosa vuol dire grazie a te ora ne sono a conoscenza

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  2. Fortuna che ci son persone che collaborano per tutelare noi consumatori!!

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    1. Si Stefy, in un modo che purtroppo bada più alla quantità che alla qualità, servono persone così!!

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  3. Io sono una fan dei prodotti di qualità e presto sempre attenzione alle etichette e ai marchi! :) Sono una consumatrice critica e attenta!

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    1. Brava Danish, è vero ci vuole un pò di tempo per cercare, sciegliere con calma...ma ne vale la pena!

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  4. Anche io sono una consumatrice molto attenta, leggo sempre le etichette e la provenienza dei prodotti, poi con un marito gastronomo vado sul sicuro ;)

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  5. grazie per queste preziose info, vedo a volte questi marchi ma nn ne conoscevo il significato

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    1. Mi fa piacere che questo post ti sia stato utile!
      grazie e ciao.

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  6. ..ma che bello il tuo post..davvero molto interessante grazie per queste utili e preziose informazioni...bisogna essere sempre attente a quello che compriamo ma soprattutto riconoscere il segnificato dei marchi che troviamo sulle confenzioni!!!

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    1. Ciao Emanuela, anche perchè poi dietro a questi prodotti ci sono persone che svolgono il loro lavoro molto seriamente e vanno premiate!

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  7. interessantissimo il tuo articolo, mi risolvi dei dubbi che avevo riguardo questi riconoscimenti attribuiti alle nostre bontà italiane!!

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  8. molto interessante il tuo articolo,bisogna sempre stare attenti a ciò che è scritto sulle confezioni dei prodotti che compriamo.

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  9. Molto interessante il tuo post di oggi, Capire ciò che mangiamo, oggi è veramente necessario. Grazie.

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  10. io sto sempre attenta a ciò che compro, al giorno d'oggi purtroppo e cosi!

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  11. Un post molto interessante, dovrei stare piu attenta a queste cose quando acquisto i prodotti.

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  12. questo post è davvero utile ed interessante...bisogna davvero stare attenti a cosa si compra e si mangia,ho imparato anche io a leggere tutto,costa un pò di tempo in più quando si fa la spesa ma è l'unico modo per non mangiare schifezze

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  13. grazie per le informazioni. ogni tanto qualche dubbio viene! ;)

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  14. Le certificazioni sono sinonimo di controllo e garanzio, sono sempre molto attento anche se aimè credo anche si possa andare in contro a certificazioni contraffatte... quindi siamo nelle loro mani... certo che un prodotto conosciuto e presente sul mercato da anni dovrebbe ripettare le normative in tutto e per tutto! ciao

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  15. grazie per queste info, molte cose non le conosceva affatto, le ignoravo del tutto!

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  16. un bellissimo post molto informativo, c'è sempre molta confusione attorno a queste sigle

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  17. hai fatto bene a specificare alcune delle sigle che rappresentano la tutela del made in italy culinario.
    Io sono di altamura e noi abbiamo finalmente avuto anni fa la denominazione DOP del nostro famosissimo pane!

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  18. conoscevo le sigle dop e igp invece la terza non l'avevo mai sentita..post molto interessante!

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  19. Queste sigle le conosco molto bene,sono sigle per tutelare molti prodotti italiani che potrebbero essere contraffatti all'estero.

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  20. non conoscevo tutte queste sigle, una bella informazione , brava.

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  21. Grazie per quests informazioni sink davvero utili

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