Tornare a sentire quel profumo, quel sapore, che ci riporta indietro nel tempo e che ci fa sentire a casa ovunque noi siamo.

venerdì 27 dicembre 2013

Lo stollen per Bake the world e #défiboulage



E si parte con la preparazione una settimana prima....


Lo stollen è un dolce natalizio tipico della Germania, l'ho fatto la prima volta lo scorso anno e devo dire che quando l'ho assaggiato è stato amore a primo morso.
Naturalmente l'Italia ha una fantastica varietà di dolci natalizi, ma ogni tanto mi piace andare a guardare a casa degli altri.
Anche in questo dolce è presente la frutta secca, il burro, il profumo degli agrumi....ma non sono stati gli ingredienti ad incuriosirmi ma piuttosto l'usanza di realizzarlo il 6 dicembre per poi farlo "maturare" e gustarlo il giorno di Natale.
Girando su internet si trovano tantissime ricette, lo scorso anno ho provato quella di Pinella buonissima..
Quest'anno ho voluto provare una ricetta tratta dal libro di Emmanuel Hadjiandreou "Come si fa il pane".

Ingredienti per 2 stollen medi

Per il composto di frutta secca che va preparato una settimana prima:
  • 80 g di uvetta
  • 40 g di mirtilli secchi ( in realtà nella ricetta originale c'era solo l'uvetta)
  • 30 g di mandorle tostate a filetti
  • 30 g di canditi d'arancia ( io ho usato quelli fatti in casa e se volete qui trovate la ricetta)
  • il succo e la buccia grattugiata di 1 arancia non trattata
  • il succo e la buccia grattugiata di 1 limone non trattato
  • 30 g di Rhum
Per l'impasto:
  • 20 g di lievito di birra fresco
  • 40 g di latte intero, caldo
  • 40 g d farina per pane
  • 100 g di burro morbido
  • 40 g di zucchero
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
  • i semini di una bacca di vaniglia
  • 2 uova medie intere
  • 300 g di farina per pane

Inoltre vi servirà del burro fuso e dello zucchero semolato e a velo,
200g di marzapane oppure se, come me avete fatto i ricciarelli usatene, 4.
Preparazione:
il composto di frutta secca va preparato una settimana prima:
mescolate tutti gli ingredienti in una ciotola  coprite con la pellicola e va conservato in un luogo fresco o in frigo.
Quando è pronto gran parte del liquido sarà stata assorbita.

L'impasto:

facciamo un prefermento:

in una ciotola sciogliete il lievito nel latte tiepido, aggiungete 40 g di farina mescolate , copriamo e lasciamo raddoppiare.(circa 30 min.)
In un'altra ciotola mescoliamo i 100 g di  burro morbido con lo zucchero, il sale,il cardamomo e la vaniglia, sino ad ottenere un composto morbido;
aggiungete le uova un po' per volta sbattendo bene, se vedete che il composto tende a separarsi unite un po' di farina presa dal totale.

Unite 2 cucchiai di farina al composto di frutta secca in modo da assorbire l'umidità in eccesso, e lasciate da parte.

Quando il preimpasto è raddoppiato lo aggiungiamo al composto di burro e poi uniamo la farina e mescoliamo sino a formare un impasto morbido.
Copriamo e lasciamo riposare per 10 minuti.
Passati i 10 minuti utilizziamo la tecnica di impasto di E. Hadjiandreou:
*prendete un lembo e riportatelo al centro e continuate così per 8 volte, poi mettete la chiusura sotto e coprite di nuovo con la ciotola e lasciate riposare per 10 minuti.*
Ripetete l'operazione compresa tra gli asterischi * per altre 2 volte ( ogni volta intervallata da u riposo di 10 minuti)....vedrete che l'impasto diventa sempre più liscio ed elastico.
A questo punto prima di aggiungere il composto di frutta secca controllate che sia abbastanza asciutto se non lo è togliete un po' di liquido e incorporatelo all'impasto fatto delicatamente, giusto il tempo necessario per ben distribuire la frutta secca.
Coprite la ciotola e lasciate raddoppiare ( ci vorrà circa 1 ora e 30 min.)
Spolverate la spianatoia con abbondante farina (dividete l'impasto in due parti perchè con questa dose farete due stollen) trasferitevi l'impasto lievitato sgonfiandolo, formate una palla e lasciate riposare per 5 min.
Intanto se avete il marzapane modellatelo a salsicciotto.
Spolverate l'impasto e stendetelo con il mattarello a formare un quadrato,


mettete al centro il marzapane o i due ricciarelli, tirate l'impasto sui bordi del ripieno e ripiegate il bordo vicino a voi sul marzapane avvolgendolo completamente e poi ripiegateci sopra il lato più lontano da voi.




fate  rotolare lo stollen in modo che la chiusura vada sotto e poi con le mani modellate l'impasto sopra al marzapane come a formare una "gobbetta".



Trasferite in una teglia con carta forno coprite con un pellicola e lasciate lievitare sino al raddoppio.

Cottura:
preriscaldate il forno a 200° e mettete dentro anche un pentolino con acqua  bollente, al momento di infornare abbassate al temperatura a 180° per circa 25-30 minuti, controllate la cottura con uno stecchino che deve risultare leggermente umido.
Una volta cotto spennellatelo con del burro fuso bollente,fatelo assorbire dalll'impasto e poi ripete un'altra volta la spennellatura.
A questo punto spolverate generosamente con lo zucchero semolato sia sopra che sotto e poi con lo zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo all'iniziativa Bake the World e al défiboulage.
 Con questa preparazione partecipo anche alla raccolta  di Panissimo una bellissima iniziativa ideata da Sandra e Barbara.


E questo mese siamo a casa di Barbara



lunedì 23 dicembre 2013

Arrosto di vitello alla panna


L'arrosto di vitello è un classico, e sicuramente ha un posto speciale sulla tavola delle feste.
In genere faccio sempre la solita ricetta, ma  volevo cambiare.
Guardando la tv, per caso, mi sono imbattuta in  un programma di cucina...ho visto la preparazione dell'arrosto alla panna di Daniele Persegani; l'aspetto  prometteva molto bene, se  poi ci  metti pure  che si può fare in anticipo, vista la frenesia delle feste,non è un particolare da trascurare.

Vi riporto la ricetta:


Ingredienti 6 persone:
  •  noce di vitello di circa 800 g
  • 1 litro di panna fresca
  • sedano
  • carota
  • cipolla
  • aglio
  • burro
  • Marsala secco
  • sale e pepe
Preparazione:
Legate la carne con lo spago da cucina.
mettetela in una ciotola, con le verdure, tagliate a tocchetti e lo spicchio d'aglio schiacciato,e aggiungete la panna.
 Lasciate marinare per una notte intera in frigorifero.
Il giorno dopo scolate la carne dalla marinata,(tenete da parte la panna) salate e pepate la superficie. In una pirofila capiente scioglite del burro e fate rosolare la carne, quando si è formata una bella crosticina sfumate con il marsala, unite le verdure e lasciate insaporire.
Mettiamo in forno preriscaldato a 180 °C per circa 1 ora, aggiungendo la panna un pò per volta e girando spesso l’arrosto.
Una volta cotto....così recitano le ricette , ma come faccio a sapere se è cotto?
C'è sempre la regola del punzecchiare la carne con una forchetta, se il liquido che fuoriesce è chiaro la carne è cotta, ma se devo essere sincera non è un metodo che mi soddisfa molto.
Allora vi consiglio di acquistare un termometro di quelli con lo spillone, se ne trovano di tutti i prezzi e non sono esagerati, io tempo fa l'ho preso al Lidl , ma qual'è la temperatura giusta che si deve raggiungere al cuore di un pezzo di arrosto di vitello?
Vi metto un collegamento ad un sito in cui ho trovato utili informazioni eccolo qui.
Ma ritorniamo al nostro arrosto, quando avrete raggiunto la temperatura di 70° gradi al cuore, scolate la carne dal fondo di cottura e lasciate raffreddare.
Tagliatelo a fette e servitelo, nappandolo con il suo fondo di cottura passato al mixer.
Io l'ho abbinato a  dei semplici pisellini al burro.

venerdì 20 dicembre 2013

#chenatalesarebbesenza una celestiale orchestra che adorna la nostra tavola? Buone feste!



Questa volta niente ricetta, ma pasta secca, colla vernice oro e tanta tanta fantasia!!
Che dite di fare questa piccola e angelica orchestra per adornare la vostra tavola?
Questo lavoro risale a qualche anno fa, per caso mettendo in ordine alcune cartelle sul pc  ho ritrovato le foto e devo dire che mi è anche venuta voglia di rifarli.
E' stato un lavoro bellissimo fatto insieme ai miei bimbi che hanno una fantasia dilagante, come tutti i bambini.





















Quindi se avete un po' di tempo, e la voglia di giocare, perché non provare?
Ma poi se li fate li voglio vedereeeeeee!


Buon Natale e buone feste a tutti, con l'augurio di trascorrere dei giorni felici e spensierati con i vostri cari.

mercoledì 18 dicembre 2013

Alberello di Natale di frolla al cacao

Albero d Natale biscotto-ingrediente perduto

A volte mi sento proprio una bimba che gioca...gli stampini, la frolla profumata, i confettini colorati.
Ecco qua un alberello tutto da gustare e che sicuramente farà felici sia grandi che piccini.
La ricetta la trovate sul mio spazio nel portale Dolci.it
E se avanza un pò di frolla facciamo anche le casette!!!


casetta di frolla-ingrediente perduto

mercoledì 11 dicembre 2013

Corona di pane a stella per la tavola di Natale

"Che dite questa corona di pane starà bene sulla tavola delle feste?"
Chi mi conosce sa che ho un debole per le forme del pane; questa forma l'ho trovata girovagando su internet, ma a parte le foto, sulla tecnica di formatura non ho trovato molto, per cui mi sono affidata al mio intuito.
Ho scelto di utilizzare la ricetta del pane casereccio delle Sorelle Simili con cui ho già fatto diverse forme:
 Corona di pane

corona pane natalizia-ingrediente perduto

In questa preparazione ho usato la tecnica dell'impasto indiretto preparando una biga.

Biga: da fare la sera precedente:
  • 4g di lievito di birra
  • 50 g di acqua
  • 100 g di farina di forza
  • 1/2 cucchiaino di malto
Impasto:
  • 600 g di farina con almeno 11% di proteine
  • 310 g di acqua
  • 8 g di lievito di birra
  • 30 g di strutto
  • 30 g di olio extra vergine di oliva
  • 16 g di sale
Preparazione:

La sera precedente prepariamo la biga che dovrà "maturare" per 8-10 ore.
Il mattino successivo sciogliamo il lievito e la biga nell'acqua poi aggiungiamo la farina, il sale e quando l'impasto si è formato aggiungiamo lo strutto e l'olio.
Una volta terminato l'impasto che avrà il peso di circa 1,100 k, ne togliamo 100 g e arrotondiamo la massa più grande a palla e lasciamo riposare per almeno 20 minuti coperto da un canovaccio.
Ora con la mano pratichiamo un foro nella palla e piano piano lo allarghiamo sino ad avere una ciambella



Con l'aiuto del manico di un mestolo di legno tracciamo le punte della stella

corona pane natalizia-ingrediente perduto
corona pane natalizia-ingrediente perduto





Il pezzo da 100 g, che avevamo messo da parte, lo dobbiamo allungare sino ad avere un cordoncino che inumidito andrà a delimitare i confini della stella.

corona pane natalizia-ingrediente perduto

Ora trasferiamo l'impasto in una ciotola rivestita di carta forno, al centro mettiamo un coppa pasta rivestito di alluminio e unto con strutto, lasciamo lievitare sino al raddoppio.

corona pane natalizia-ingrediente perduto

Prima di infornare spennellare con albume e decorare ,come più vi piace , con i semini.

Cottura:
forno preriscaldato a 220°, quando arriva a temperatura inforno il pane e abbasso a 200° per 10 min. poi abbasso a 180° per 45 min. circa, gli ultimi 10 min. di cottura fateli con lo sportello in fessura.

corona pane natalizia-ingrediente perduto
Con questa preparazione partecipo anche alla raccolta  di Panissimo una bellissima iniziativa ideata da Sandra e Barbara.


E questo mese siamo a casa di Barbara



venerdì 6 dicembre 2013

Panpapato per quanti modi di fare e rifare


Panpapato-ingrediente perduto



Si respira già l'atmosfera natalizia, i primi addobbi, l'acquisto di un nuovo decoro per l'albero....e poi si inizia a sentire un profumo nell'aria che ti dice che Natale è vicino.
Protagonista dell' appuntamento mensile di  Quanti modi di fare e rifare.


è un signor dolce, simbolo del Natale, e che, incredibile ma vero, non avevo mai fatto.
Grazie ad Jé Ale, andate a vedere il suo blog dove troverete addirittura la versione senza glutine di questo meraviglioso dolce, anch'io quest'anno ho fatto il panpapato di Ferrara.
 Ho iniziato a vedere qualche ricetta su internet e poi ho lanciato un appello su fb, non vi dico le ricette che mi sono arrivate, morale della favola, non sapevo quale scegliere!
Ringrazio Elisabetta Zamboni o sora Betta per le sue preziose ricette, Lale Bartolomeo e Katia Bronzi per la loro ricetta di famiglia e tutti gli altri che mi hanno dato dosi, consigli...
Insomma alla fine quale ho fatto?
Ho scelto quello della sora Betta però per non smentirmi ho fatto qualche variante

Panpapato-ingrediente perduto
Ingredienti:
  • 250 g di miele millefiori
  • 250 g di frutta secca mista che più vi piace (io ho usato nocciole tostate, mandorle con buccia e noci
  • 100 g di cioccolato fondente al 70%
  • 250 g d farina 00
  • 50 g di canditi di cedro
  • 50 g di canditi d'arancia
  • mix di spezie: un pizzico di cannella, noce moscata
  • i semi di una bacca di vaniglia 
  • 100 g di cioccolato fondente per la glassa sopra
un po' di burro fuso

Preparazione::
in una pentola con fondo spesso far sciogliere il miele con il cioccolato, tenete d'occhio la pentola, quando il cioccolato si è completamente sciolto aggiungiamo circa la metà della frutta secca, i canditi e il mix di spezie e mescolate bene.
In una ciotola mettete la farina con il resto della frutta secca e formate una fontana al centro mettete il composto preparato in precedenza di cioccolato, frutta secca ecc ecc., mescolate sino ad inglobare tutta la farina.


A questo punto ho scelto di formare il dolce in un modo diverso da quello classico, invece di modellarlo a cupola o copricapo del Papa, ho preso uno stampo da ciambella del diametro di cm 24 l'ho rivestito con la carta forno ed ho spennellato questa con del burro fuso, poi con le mani sporche di burro ho trasferito il composto nello stampo pressandolo bene.
Su una teglia rivestita con carta forno ho rovesciato l'impasto e al centro ho messo un tagliapasta circolare rivestito di alluminio e unto con burro fuso.

Ora la "ciambella" riposa per 24 ore.

Cottura:
Forno preriscaldato in modalità ventilato a 170° per 35 min. circa.
Una volta freddo, sciogliete a bagnomaria il cioccolato e colatelo sopra, se volete potete anche mettere dei confettini colorati come ho fatto io, perché mi fanno tanto Natale.
Fatelo subito si deve "insaporire", così ci ritroviamo un bel dolce pronto per le feste.


Con questa preparazione partecipo anche alla raccolta  di Panissimo una bellissima iniziativa ideata da Sandra e Barbara.


E questo mese siamo a casa di Barbara



mercoledì 4 dicembre 2013

Spicchi di pompelmo sciroppati



Citazione di Oscar Wilde:
Un pompelmo è un limone  che ha avuto un'opportunità e ne ha approfittato.

E' ormai arrivato il tempo degli agrumi: arance, limoni, mandarini.....e pompelmi!
Personalmente ho un debole per il pompelmo, soprattutto quello rosa, mi piace il profumo, quel suo gusto leggermente amarognolo e quando mi sono imbattuta in questa ricettina non ho resistito.
Dal momento che poi si avvicinano le feste immaginate questi spicchi di pompelmo sciroppati su una panna cotta o per decorare una torta oppure perché no da gustare da soli.
La  ricetta la trovate sul mio spazio all'interno del portale Dolci.it e se la provate poi fatemi sapere....

giovedì 28 novembre 2013

Brioche marmorizzata al cioccolato a lievitazione naturale per #défiboulage




Quando ho visto questa brioche nell'iniziativa défiboulage me ne sono innamorata, però volevo provare a fare un impasto a lievitazione naturale quindi ho iniziato a cercare....insomma ho preso un po' qua un po' là, ho guardato anche nel blog di Adele e vi consiglio di andare a vedere i suoi vortici di cioccolato che sono stupendi.

Alla fine ho fatto la mia brioche marmorizzata a lievitazione naturale.


Brioche marmorizzata al cioccolato a lievitazione naturale

Occorrente.
carta forno 
uno stampo da plum cake delle dimensioni di 12 cm. x 35 cm.
  
Con queste dosi otterrete 1 chilo di impasto, 600 g verranno usati per la brioche e il resto a vostro piacere, io ad esempio ho fatto dei fagottini ripieni al cioccolato.

Ingredienti per la pasta brioche:
  • 450 g di farina forte, io ho usato mix: 350 g di farina W330 e 100 g di W440
  • 150 g di lievito madre rinfrescato e maturo
  • 1/2 cucchiaino di malto
  • 1 uovo intero
  • 260 ml di latte e acqua in parti uguali
  • 60g di zucchero semolato
  • 60 g di burro morbido non a pomata
  • una bacca di vaniglia 
  • la buccia grattugiata di un'arancia
  • un cucchiaino di sale
  • in più un tuorlo, latte per spennellare la superficie.
Procedimento:

nella ciotola della planetaria con la foglia, sciogliamo il lm nei liquidi, aggiungiamo il malto e metà dello zucchero, avviamo la macchina e aggiungiamo tanta farina sino ad ottenere un impasto abbastanza consistente, a questo punto uniamo l'uovo seguito dallo zucchero (in cui avrete mescolato i semini della vaniglia e la buccia grattugiata) e dal sale e poi subito dopo dalla farina. Continuiamo a mescolare e poi mettiamo il gancio, con l'impasto incordato iniziamo ad aggiungere il burro a fiocchetti facendo attenzione a non smollare l'impasto.
Se necessario ogni tanto fermate la macchina e con l'aiuto di una spatola ribaltatelo.
Sarà pronto quando l'impasto è aggrappato al gancio e la ciotola è pulita.

Lasciate puntare l'impasto per 30 min. e poi avvolgere a palla e trasferire l'impasto, in una ciotola, in frigo coperto da pellicola sino al mattino dopo.

Pasta al cioccolato 

Ingredienti:
  • 20 g di farina 00
  • 50 g di zucchero semolato
  • 35 g di albume ( 1 albume)
  • 80 g di latte
  • 20 g  di cacao amaro
  • 10 g di burro
Procedimento:

in una ciotola sbattere l'albume con lo zucchero e la farina, non ci devono essere grumi.
Scaldate il latte quasi sino a bollore e aggiungere il cacao, mescolare bene per evitare i grumi e aggiungere il composto di albume farina e zucchero.
Rimettere tutto sul fuoco e lasciare addensare mescolando bene, deve avere la consistenza di una crema spalmabile.
Lasciate freddare e trasferite in frigo coprendo con pellicola.

Il giorno dopo......

Al mattino tirate fuori l'impasto brioche , pesatelo e prendetene 600 g il resto circa 400 g usatelo come più vi piace, oppure se volete fare una brioche enorme fate un pò di pasta al cioccolato in più.
Infarinate la tavola e stendete l'impasto in un rettangolo abbastanza regolare delle dimensioni di circa 30 x 20 cm.





Prendete la pasta di cioccolato e spalmatela al centro del rettangolo uniformemente lasciando uno spazio sopra e sotto di circa 2 cm.


Ripiegate le parti esterne al centro sovrapponendole leggermente e chiudete bene i margini.












Stendere di nuovo, piegare a tre e trasferire in frigo per 1 ora circa.

















Passata l'ora stendiamo di nuovo in un rettangolo e arrotoliamo a formare un salsicciotto.
Mettiamolo poi in uno stampo da plum cake foderato con carta forno, facciamo 3 tagli e lasciamo lievitare sino al raddoppio.

Il tempo varia a seconda della forza del lievito, della temperatura.... il mio ha impiegato 3 ore.

Cottura:

Accendiamo il forno a 180° e prima di infornare pennelliamo con tuorlo e latte in parti uguali e se volete potere anche spolverare con dello zucchero di canna.

Cottura circa 30 min, controllate sempre con lo stecchino!

 E con questo pane partecipo anche all'appuntamento di Panissimo, organizzato da Sandra  e Barbara



e per  il mese di luglio siamo ospiti di Silvia
E mi trovate anche  qui  ,fateci un "salto" ci sono delle cose spettacolari.


lunedì 25 novembre 2013

L'Uomo del grano: Nazareno Strampelli e la couronne per #Mangiare Matera



Grazie all'iniziativa Mangiare Matera.





sono riuscita ad avere fra le mie mani un pacco di farina Senatore Cappelli, lo so apparirò stupida forse, ma mi sono emozionata a sentire tra le mani quella polvere magica, si perché ormai oggi diamo per scontato tante cose ma questo tipo di grano duro insieme ad altre tipologie di grano tenero hanno dato l'autosufficienza alimentare ad un paese affamato e denutrito che era l'Italia nei primi anni del ' 900.
La farina Senatore Cappelli ha questo nome perché il senatore in questione mise a disposizione alcuni suoi appezzamenti all' uomo del grano ossia  Nazareno Strampelli, e orgogliosamente posso dire che non solo è un marchigiano come me ma le sue origini sono molto vicine alle mie entrambi siamo nati nella provincia di Macerata.
Riporto brevemente le parole di Marina Minelli che gli ha dedicato un capitolo nel suo splendido libro "101 storie sulle Marche che non ti hanno mai raccontato"
L'uomo del grano
E' l'uomo della battaglia del grano e delle straordinarie intuizioni nel campo della genetica agraria, è l'agronomo le cui ricerche per il miglioramento della specie del frumento sono note in tutto il mondo.
E' lo scienziato senza Premio Nobel, a causa della sua adesione al fascismo ( ma poco interessato alla politica in quanto dedito totalmente ai suoi studi), ma è anche un inventore che sceglie di non brevettare le nuove varietà di grano da lui create.
Poteva diventare l'uomo più ricco della Terra, ma preferisce essere ricordato come colui che ha cercato di sconfiggere la fame nel mondo.
Nasce in un piccolo paesino: Crispiero, frazione di Castelraimondo, in provincia di Macerata, studia a Portici, a Pisa e poi torna nella sua regione; a Camerino fa l'insegnante.
Nel 1900 inizia con gli esperimenti di ibridazione, all'inizio sono insuccessi, in più il denaro necessario non c'è, ma lui non demorde; poi arriva un aiuto da parte del deputato Cappelli, e tra le varietà che Strampelli riesce a creare c'è anche quella di grano duro che nel 1923 sarà intitolato al signor Cappelli che è ormai diventato Senatore.
I suoi grani vengono seminati in America Latina, Canada, Stati Unti, Spagna, Francia....sino alla Cina, tutto il mondo deve "qualcosa" a quest'uomo.
Praticamente dopo la guerra l'Italia dimentica il suo nome mentre negli Stati Uniti è considerato uno degli italiani più illustri.


Un suo pensiero....






Una lapide all’esterno della casa di Strampelli, a Crispiero, reca la scritta
 “dove cresceva una spiga di grano ne fece crescere due”.

Ed io ho pensato di usare, devo dire quasi con un certo timore, un po di questa farina: semola rimacinata Senatore Cappelli, per realizzare un pane con una forma  diversa dal solito, si tratta di un pane "stella"; ho dovuto fare lunghe ricerche prima di riuscire a capire come si potesse realizzare e questo è il risultato.



Ingredienti:
  • 250 g di semola rimacinata Senatore Cappelli
  • 250 g di farina 0 per pane
  • 250 g di acqua
  • 150 g di lievito madre rinfrescato
  • 1/2 cucchiaino di malto diastatico
  • 40 g. di olio extra vergine di oliva
  • 12 g di sale fino
in più al di fuori degli ingredienti un po di acqua e olio per spennellare.

Procedimento:
voglio precisare che si tratta di un impasto che si può fare anche a mano, io ho usato l'impastatrice, comunque il procedimento resta lo stesso.
Nella ciotola metto l'acqua, lasciandone un po da parte, in cui scioglieremo il lievito madre poi iniziamo ad aggiungere la farine mescolate e setacciate a cui avremo aggiunto anche il malto.
Quando l'impasto si è formato aggiungiamo a filo l'olio e alla fine il sale.
Ho provato una nuova forma ma il passo passo lo rimando ad un prossimo post perché ci sono delle correzioni da fare.

venerdì 22 novembre 2013

ByNice e l'ingrediente perduto!

Inizia per me e per L' Ingrediente perduto una nuova avventura.

Foto: Vi presentiamo Donatella Bartolomei, molti a Fabriano la conoscono per il suo seguitissimo blog di cucina http://ingredienteperduto.blogspot.it Stiamo collaborando con lei per la realizzazione di prodotti da forno realizzati con le materie primo in uso nella nostra gelateria. Quello che ci accomuna a Donatella è la voglia di sperimentare, l'uso di materie prime di qualità e l'amore per la buona cucina. A parte i Tozzetti che sono prodotti direttamente da byNice, Donatella ci ha proposto delle Meringhe con Nocciole IGP Piemonte e una Torta di Natale con miele e frutta secca.... queste tre specialità sono in vendita in gelateria.
Vi presentiamo Donatella Bartolomei, molti a Fabriano la conoscono per il suo seguitissimo blog di cucina http://ingredienteperduto.blogspot.it/ Stiamo collaborando con lei per la realizzazione di prodotti da forno realizzati con le materie prime in uso nella nostra gelateria. Quello che ci accomuna a Donatella è la voglia di sperimentare, l'uso di materie prime di qualità e l'amore per la buona cucina. A parte i Tozzetti che sono prodotti direttamente da byNice, Donatella ci ha proposto delle Meringhe con Nocciole IGP Piemonte e una Torta di Natale con miele e frutta secca.... queste tre specialità sono in vendita in gelateria. — presso byNice 
Circa 7 mesi, a Fabriano, Giudo e Lea aprono le porte della loro gelateria byNice, immediatamente, senza sforzarmi poi tanto, sono diventata una loro affezionata cliente, volevo scoprire cosa si celava dietro questo gelato naturale.


Già quando entri nel negozio i colori, l'atmosfera, la naturalezza e l'eleganza degli arredi, ti catturano, poi guardi al di là del bancone e ti chiedi " e il gelato dov'è ? "

Il gelato non é esposto, ma conservato in contenitori con un lucido coperchio; il gelato non si vede, non ci sono colori o montagne voluminose ad attirarti...e questo già la dice lunga.
"Mangiare con gli occhi" non solo è un modo di dire, ma poi l'occhio ha sempre ragione?
Per quanto mi riguarda è il gusto che conta, e qui il gusto fa veramente la differenza, mangi il gelato ed è il sapore, ad esempio di liquirizia, o cioccolato  che ti resta in bocca, non la sensazione di dolcezza stucchevole.
Sono entrata nel loro laboratorio ed ho scoperto che non ci sono preparati, o polverine magiche a cui aggiungi un po' di liquido e.... fatto; ci sono le uova, il latte fresco, la panna vera, la frutta...
E poi questa ricerca e attenzione nella scelta dei prodotti, l'amore per il nostro territorio, sono il loro vero punto di forza; e ad ogni stagione un nuovo gelato: quello con le fragole, i fichi, noci, cachi....il gusto giusto è presente nel momento in cui il frutto è al massimo della sua qualità e poi, si cambia frutto  seguendo la natura.
Qui trovate un elenco di alcuni prodotti utilizzati per fare il gelato, tutti eccellenti.


E poi ci sono anche i gusti del territorio
che hanno come protagonisti alcuni prodotti  della tradizione marchigiana: 
  • la visciola di Cantiano,
  •  il miele in barrique e il polline di Giorgio Poeta ,
  •  il famoso liquore all'anice secco della Varnelli, 
  • il Passito di Verdicchio,
  •  il torrone di Camerino.... e sicuramente se ne aggiugeranno altri. 

Ed ora insieme al gelato troverete anche alcuni prodotti da forno realizzati da me con le materie prime selezionate da Guido e Lea.

E' sottinteso che se passate da queste parti...

byNice qui trovate tutti i contatti.






 
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